Esistono alcuni standard ed alcune linee guida per definire l’accessibilità.

Le linee guida internazionalmente più diffuse per quanto riguarda il web sono le WCAG, Web Content Accessibility Guidelines della WAI, Web Accessibility Initiative (sezione del World Wide Web Consortium).

In Italia tutti i nuovi siti web e gli aggiornamenti informatici in seno alla Pubblica amministrazione e di enti privati rivolti al pubblico (televisioni, emittenti radio, ecc.), sono obbligati a tenere conto della “Legge Stanca” (Legge 4 del 9 gennaio 2004, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 17 gennaio 2004), e successivamente resa operativa col decreto attuativo di fine 2005.
La legge è però eludibile se la pubblica amministrazione è in ristrettezze finanziarie.
La legge italiana, oggetto di accesi dibattiti sul suo reale peso nel favorire l’accessibilità del web (viste alcune carenze concettuali), ha lo scopo di favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici.
È stata sviluppata prendendo spunto da un progetto di legge predisposto da IWA con successivi contributi e dibattiti che hanno portato alla nascita di un gruppo di lavoro a cui ha partecipato anche il CNR italiano.

Negli Stati Uniti è in vigore un’altra legge, seguita come linea guida in tutto il mondo, denominata “Section 508″. Altre leggi sull’accessibilità sono state varate in varie nazioni, una lista è disponibile sul sito del W3C.

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