Archive for October, 2006

Steve Jobs

Steven Paul Jobs (nato il 24 febbraio 1955) cofondatore e CEO di Apple Computer e Pixar. Famoso per aver portato al grande pubblico uno dei primi computer con mouse e interfaccia ad icone.

Nel 1972 Jobs si diploma all’Homestead High School di Cupertino, California e si iscrive all’università Reed College di Portland nell’Oregon. Abbandona l’università dopo il primo semestre.

Nel 1976 Jobs e l’amico Steve Wozniak fondano l’Apple Computer. Producono alcuni dei più riusciti modelli di microcomputer della storia, Apple II e Apple Macintosh. Per il grande pubblico Jobs diventa la persona più in vista per quanto riguarda l’informatica.

Nel 1985, estromesso dall’Apple Computer, fonda la Next Computer con l’obiettivo di creare una nuova rivoluzione tecnologica.

Nel 1986 compra la Pixar dalla LucasFilms. L’avventura con la Next non procede bene, l’azienda produce computer migliori dei concorrenti ma ad un prezzo troppo elevato e non riesce ad imporsi nel mercato. Intanto la Pixar si concentra nella produzione di lungomentraggi al computer e nel 1995 con la produzione di Toy Story - Il mondo dei giocattoli riesce a sfondare.

Nel 1996 Apple Computer è in crisi; il sistema operativo Mac OS, montato sulle macchine Apple, é ormai obsoleto e l’azienda ha necessità di un sistema operativo moderno per sopravvivere. Perciò, si decide di acquistare una software house che disponga di un OS moderno, che verrà successivamente adattato alle macchine PowerPC prodotte da Apple. All’inizio la società pensa all’acquisizione della Be Inc., software house fondata da due transfughi di Apple: il maggior candidato a diventare il nuovo sistema operativo di Apple sembra quindi essere il BeOS, di cui è già in corso il porting per l’architettura PowerPC. In seguito, Apple computer contatta Steve Jobs. Jobs preme perché Apple acquisisca la Next - in grave crisi - , e l’affare va in porto. Il Nextstep, sistema operativo della Next, diviene la base di quello che sarà il futuro OS di Apple, mentre lo sviluppo del vecchio Mac OS termina con la versione 9.2.

Nel 1997, dopo risultati operativi molto deludenti, il CEO di Apple in carica, Gil Amelio, viene allontanato e Jobs diventa CEO ad interim senza stipendio (riceve la cifra simbolica di 1$ all’anno) al posto di Amelio. Inizia così a svolgere le normali attività di amministratore, pur mantenendo in titolo di CEO ad interim, e viene pagato tuttora 1 dollaro annuo. La sua mansione, peraltro, ha comportato diversi premi di produzione tra i quali un jet privato da 90 milioni di dollari (1999), e poco meno di 30 milioni di dollari in azioni (2000-2002). Questo tipo di retribuzione non deve considerarsi straordinaria, viene usata da molti dirigenti per i considerevoli vantaggi fiscali derivati dal Capital gain.

Mentre lo sviluppo di Mac OS X è ancora in corso, Jobs lancia l’iMac, un successo planetario, che risolleva le sorti di Apple Computer ed evita il fallimento dell’azienda.

Il 2001 è l’anno del lancio ufficiale di Mac OS X, basato sul Nextstep, che come questo utilizza un kernel Unix. Con il Mac OS X Apple consolida la propria quota di mercato.

Dopo qualche tempo decide anche di lanciarsi nel settore della musica digitale con l’iPod (un lettore di MP3 avanzato) e iTunes, un software attraverso cui è anche possibile acquistare musica on-line, che stabilisce ben presto un primato di vendite e viene riscritto anche per Windows.

Dopo 20 anni Jobs è tornato ad essere l’icona dell’innovazione del campo dell’informatica.

Storico filmato del 1984: Steve Jobs presenta il Macintosh (4:48 min)

2001: Steve Jobs presenta IPod (9:12 min)

Think Different (1:02 min)


Google

Google (pronuncia gùgol) è un motore di ricerca per Internet che non si limita a catalogare il World Wide Web, ma si occupa anche di immagini, newsgroup e notizie, oltre a mantenere una copia cache di tutte le pagine che conosce.
Con un indice che comprende più di otto miliardi di pagine Web, è riconosciuto come il più grande e affidabile tra i motori di ricerca, occupandosi dell’80% di tutte le ricerche effettuate su internet attraverso il suo sito e avendo clienti come AOL.
La popolarità di Google è tale che in inglese è nato il verbo “to google” col significato di “fare una ricerca sul web”. Sporadicamente e quasi esclusivamente in chat, in italiano si usa il termine “googlare”.

Google è stato creato nel 1998 da Larry Page e Sergey Brin, allora studenti dell’Università di Stanford, dopo aver sviluppato la teoria secondo cui un motore di ricerca basato sull’analisi matematica delle relazioni tra siti web avrebbe prodotto risultati migliori rispetto alle tecniche empiriche usate precedentemente. Convinti che le pagine citate con un maggior numero di link fossero le più importanti (Teoria delle Reti), decisero di approfondire la loro teoria all’interno dei loro studi e posero le basi per il loro motore di ricerca. Fondarono l’azienda nel settembre del 1998.

L’azienda, che ha il proprio quartier generale a Mountain View in California, nel cosiddetto Googleplex, è al momento gestita con capitali privati, i maggiori detentori di quote sono Kleiner Perkins Caufield & Byers and Sequoia Capital.

Nell’ottobre 2003, discutendo una possibile offerta pubblica iniziale la società fu contattata da Microsoft a proposito di un possibile accordo o di una fusione; Google rifiutò l’offerta.

Nel gennaio 2004 è stata annunciata l’assunzione di Morgan Stanley e Goldman Sachs Group per organizzare l’offerta pubblica iniziale, che potrebbe raggiungere i 4 miliardi di dollari americani, dando a Google un capitale di mercato di 12 miliardi di dollari, secondo un banchiere coinvolto nella transazione.

Il 9 marzo 2006, Google ha acquistato dalla compagnia Upstartle Writely un word processor utilizzabile tramite Browser, che permette il salvataggio dei files prodotti in formati assai diffusi, permettendo una facile interoperabilità con varie Suite-Office assai diffuse.

Infine, il 9 ottobre 2006, Google ha rilevato il portale per video amatoriali e non YouTube, vero fenomeno di massa tra i giovani per la facilità di condivisione di video amatoriali e non con circa 20 milioni di visitatori al mese, per l’astronomica cifra di 1,65 miliardi di dollari.


Il Direct Marketing - Introduzione

Oggi più che mai il Direct Marketing è al centro dell’attenzione nel mondo delle imprese.
La ragione è semplice: in un’epoca di globalizzazione mediatica in cui tutti parlano a tutti, si è scoperto che solo parlando al “singolo” è possibile stabilire un solido e duraturo rapporto con il cliente.
E il Direct Marketing è proprio questo: un contatto mirato, diretto, personalizzato e interattivo.
All’interno di questa sezione troverete i principi generali di questo mezzo di comunicazione che è anche strumento principale di un marketing innovativo, che sa andare incontro alle attese individuali dei consumatori.

  • Filo diretto azienda-cliente
    Nel Direct Marketing l’azienda parla al cliente senza intermediazioni per instaurare un rapporto diretto e personale.
  • Colpire al centro dell’obiettivo
    Il Direct Marketing si rivolge a gruppi ben definiti di clienti e non genericamente al mercato.
  • A tu per tu, anche in capo al mondo
    Nel Direct Marketing il contatto con i clienti avviene presso di loro, a casa o in ufficio, ovunque si trovino.
  • Un biglietto di andata e ritorno
    Il Direct Marketing è in grado di suscitare una risposta che torna dal cliente all’azienda: un ordine, una richiesta di informazioni, un dato personale…
  • Ma quanto mi rendi?
    Nel Direct Marketing il rapporto tra contatti e ritorni (redemption) è sempre misurabile e permette di valutare il risultato economico dell’operazione.

Il Direct Marketing: cosa, quando e perché

Il Direct Marketing è lo strumento più efficace per personalizzare il rapporto con i propri clienti e differenziare offerta e comunicazione per segmenti di clientela.

Il Direct Marketing è lo strumento di marketing e di comunicazione che più di ogni altro consente di concentrare gli investimenti sui segmenti che apportano i maggiori profitti e perciò crea maggior valore per l’azienda attraverso la personalizzazione dell’offerta.
La possibilità di intervenire sul cliente giusto al momento giusto - e con il messaggio giusto - permette di allargare la propria base clienti, incrementare il valore degli acquisti per cliente e contenere il tasso di abbandono.
Solo parlando in funzione delle sue esigenze individuali è possibile stabilire un solido e duraturo rapporto con il cliente.


Cosa è il Direct Marketing

Il Direct Marketing è un dialogo diretto e personale a distanza con i clienti già acquisiti o potenziali per sollecitarne una reazione interattiva e misurabile.

La definizione comunemente accettata di Direct Marketing viene dalla più importante associazione mondiale degli operatori del settore:

  • DMA, Direct Marketing Association
    “Il Direct Marketing è un sistema di comunicazione interattivo che ricorre a uno o più mezzi pubblicitari per ottenere una risposta misurabile e/o una transazione in qualunque luogo”.
    Questa definizione è stata coniata agli inizi degli anni ‘80, in un momento in cui il DM conosceva uno sviluppo impetuoso negli USA e cominciava a contare su grandi ed importanti operatori di successo anche in Italia. (DMA, 1981)

Di seguito alcune delle più diffuse e conosciute definizione di DM comunemente adottate nel mondo accademico:

  • Definizione di DM di Bird
    “Un’attività che crea e sfrutta la relazione diretta fra voi e il vostro cliente, considerato come individuo”.
    Prima definizione che ha considerato il DM non solo come mera leva del mix di comunicazione, ma come una tecnica per costruire relazioni con i clienti.
    (1989 - Commonsense Direct Marketing, Kogan Page, London)
  • Definizione di Holder
    “Il direct marketing consiste nella registrazione sistematica, nell’analisi e nel controllo del comportamento delle reazioni dirette dei clienti, al fine di sviluppare delle strategie di marketing per i clienti attuali e futuri”.
    La definizione di Holder sottolinea l’importanza dell’analisi e della strategia.
    (1992 - Materiale per il corso di diploma IDM, Institute of Direct Marketing, Teddington, Richmond-upon-Thames)
  • Definizione di Peppers & Rogers
    “Il marketing 1:1 sfrutta il potenziale del database clienti e della comunicazione interattiva per vendere a un solo cliente alla volta il maggior numero possibile di prodotti e servizi per l’intera durata della relazione di clientela”.
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